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DAN BROWN
Il codice Da Vinci
Parigi, Museo del Louvre. Nella Grande Galleria, il vecchio curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato a un dipinto del Caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva. A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci. La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome: Robert Langdon.

Angeli e demoni
Marchiati con il fuoco, prima di essere barbaramente uccisi. Questa è la sorte che tocca ai nemici degli Illuminati, l'antica setta di scienziati perseguitati in secoli oscuri dalla Chiesa Cattolica. Un rituale crudele, ben conosciuto da Robert Langdon, lo studioso di iconologia del Codice da Vinci, massimo esperto dell'argomento. La tradizione voleva che sul petto delle vittime venisse inciso uno dei quattro elementi: acqua per gli affogati, terra per i sepolti vivi, aria per gli impiccati, fuoco per quelli destinati a bruciare, come torce viventi. Ma quando la leggenda diventa realtà tutto il fascino si trasforma in raccapriccio. Svegliato in piena notte, messo a forza su un prototipo di aereo ad idrogeno liquido, trasportato in un'ora dagli Stati Uniti in Svizzera, il professor Langdon è costretto a esaminare, nei laboratori del CERN di Ginevra, un cadavere orrendamente mutilato. Sul petto della vittima - impresso a fuoco - il terribile segno degli Illuminati: quello scienziato ucciso ha difeso fino all'ultimo il segreto di un'arma sperimentale di capacità distruttive superiori a quelle del nucleare, un'arma ora scomparsa, rubata dagli assassini. Il piano dei criminali è allucinante: la bomba è stata nascosta nel Vaticano, dove è da poche ore in corso il Conclave per l'elezione del nuovo Papa. Quel posto dovrà rimanere vacante per sempre: cadrà San Pietro, cadranno i cardinali - gli uomini di Dio - e soltanto un potere si manifesterà e prenderà forza, quello della Scienza. La corsa a Roma appare a Langdon pressoché inutile, forse un suicidio. Ma appena le mille chiese della capitale lo accolgono, nella testa del professore si fanno strada implacabili suggestioni. Non era Galileo Galilei uno degli Illuminati? Non lo era anche il grande architetto e scultore Gian Lorenzo Bernini? E furono proprio loro - per difendere la propria associazione - a disegnare genialmente un "Cammino", uno stupefacente percorso segreto nella città, fra catacombe, cripte nascoste, codici cifrati. Chi riuscisse a intuirlo, a intterpretarlo, potrebbe trovare il nascondiglio dell'ordigno, salvare San Pietro...